zakunin Admin
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| Titolo: test antidroga: 50% dei laboratorii sbaglia Ven Mar 27, 2009 1:27 am | |
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- Test antidroga: la metà dei laboratori sbagliaL’Iss (Istituto Superiore di Sanità) ha effettuato una ricerca su 50 centri pubblici che effettuano il test antidroga: i risultati emersi sono sconcertanti, la metà dei laboratori sbaglia completamente il test.
Negli ultimi anni c’è stato un “boom” del ricorso a questi test, soprattutto da parte di quei genitori che vogliono scoprire se i propri figli si drogano. Gli errori riguardano quei test effettuati con i campioni di capelli: vengono trovate sostanze stupefacenti dove non sono presenti e viceversa. I centri privati si sono rifiutati di partecipare alla ricerca. 26 marzo 2009 | 15:35 http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/test-antidroga-la-meta-dei-laboratori-sbaglia-8662/ Ho letto la notizia sulla repubblica, e non è ancora disponibile online(qualche dato in più: 33% sono falsi positivi e riguardano soprattutto la cocaina, 10% falsi negativi e coinvolgono principalmente cannabinoidi ed anfetaminici). C'è anche la moda, tra i genitori, di sottoporre i figli a questi tests . La politica di criminalizzazione e demonizzazione del consumatore di sostanze stupefacenti, abbinata al clima di terrore e di disinformazione sulle stesse, credo sia quanto di più distante esista dalla prevenzione, unico mezzo utile per ridurre il danno provocato dal fenomeno. | |
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zakunin Admin
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| Titolo: Re: test antidroga: 50% dei laboratorii sbaglia Ven Mar 27, 2009 10:44 am | |
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Giovani e stupefacenti la metà dei laboratori sbaglia i test antidroga
Repubblica — 26 marzo 2009 pagina 19 sezione: CRONACA ROMA - Mario ha sei anni. Sua mamma gli ha tagliato una ciocca di capellie l' ha inviata ad un centro analisi per il drug test. L' esame antidroga ha fornito un risultato choc: secondo il laboratorio, Mario assume metadone, la sostanza che si dà agli eroinomani per disintossicarli gradualmente dalla dipendenza da eroina. Ovviamente, si tratta di un "falso positivo": il bambino non si droga, fa sport e studia dalle suore. Ma a scoprire che gli esami fatti sui capelli per individuarei figli tossici non sono assolutamente affidabili è una mamma particolare, Simona Pichini, primo ricercatore dell' Osservatorio epidemiologico droga, alcol e fumo dell' Istituto Superiore di sanità. Dopo il boom di richieste ai laboratori di genitori che vogliono sapere se i figli sono tossici (o di mariti e mogli che, nelle cause di separazione, fanno altrettanto nei confronti del rispettivo coniuge), l' Istituto superiore di sanità presieduto da Enrico Garaci ha deciso di sottoporre ad un controllo di qualità i laboratori di tutta Italia che effettuano analisi antidroga sui capelli. Finora, hanno aderito solo i laboratori pubblici, quelli privati (ce n' è addirittura uno Internet in Lombardia), si sono rifiutati. Visto l' allarme droga fra giovani confermato anche dai dati diffusi l' altro giorno dal Dipartimento di pubblica sicurezza del ministero dell' Interno (500 morti in un anno, raddoppio dei sequestri di cannabis, crescita di quelli di cocaina), il ricorso al drug test è diventato una moda. E un busin e s s m i l i o n a r i o : o g n i laboratorio ha una lista di attesa di cento esami al mese. E ogni test costa dai 150 ai 200 euro. Ma i risultati della ricerca dell' Osservatorio che Repubblica anticipa sono sconcertanti: il 40 per cento dei centri analisi ha fornito dati fasulli. Non solo sono state trovate tracce di metadone nei capelli del figlio della dottoressa Pichini, ma cocaina e cannabinoidi in campioni nei quali quelle sostanze non erano presenti. E, al contrario, non sono state rilevate tracce di sostanze stupefacenti laddove, invece, c' erano. Ecco i dettagli della ricerca. «Al controllo di qualità - ha spiegato la dottoressa Pichini - si sono sottoposti volontariamente cinquanta laboratori pubblici di tutta Italia. Di questi, il 62 % opera nel Nord Italia, il 33 % nel Centro e solo il 5 % nel Sud». «Nel corso dello studio - ha aggiunto la ricercatrice dell' Iss - è emerso come 4 laboratori su 10 abbiano fornito dati non corretti. Campioni "bianchi", nei quali non è presente alcuna sostanza di abuso, sono stati dichiarati positivi dal 33 % dei laboratori». La droga più frequentemente ritrovata quando non presente, secondo la ricerca dell' Iss, è la cocaina. Ma quei centri analisi hanno fornito anche risultati "falsi negativi" in circa il 10 per cento dei casi. «Se trovare una droga quando non c' è - sottolinea Pichini - è un grave problema, lo stesso può dirsi quando la sostanza è presente e non viene rilevata. Ciò accade soprattutto nei confronti delle anfetamine e dei cannabinoidi, sostanze che, per la natura intrinseca del capello, sono estremamente difficili da identificare». Solamente il 40 per cento dei laboratori sottoposti al controllo di qualità dall' Iss determina le anfetamine nei capelli, mentre solo il 40 per cento individua cannabinoidi. «Tra questi - precisa Pichini - il 10 per cento non è in grado di rilevare queste sostanze quando presenti nei campioni». E' ancora giusto, allora, il ricorso di massa a questi esami da parte di madri e padri preoccupati di avere figli tossicomani? Il controllo di qualità dell' Iss darebbe ragione a chi sostiene che non si affronta con il narcotest sui capelli il fenomeno della tossicodipendenza giovanile visto l' alto rischio di prendere un abbaglio. E visto pure l' alto rischio di alterare il delicato rapporto di fiducia fra genitori e figli. - ALBERTO CUSTODERO
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/03/26/giovani-stupefacenti-la-meta-dei-laboratori-sbaglia.html L'articolo originale. | |
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