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 Pisa: ancora tagli al sociale

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2 partecipanti
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simone 100la
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Numero di messaggi : 1
Data d'iscrizione : 12.11.09

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MessaggioTitolo: Pisa: ancora tagli al sociale   Pisa: ancora tagli al sociale Icon_minipostedGio Nov 12, 2009 7:59 pm

Colleghe e colleghi,
sono un operatore sociale e lavoro nella struttura d'accoglienza per migranti extracom del comune di Pisa, la cui gestione è affidata alla Sds pisana. Il sistema Sds Pisa agli inizi del 2009 viene elogiato dal ministro Sacconi come modello da seguire ed esportare in tutta Italia, in quanto era stato in grado di mettere in campo le varie linee guida indicate da governo e regione in materia di partecipazione. Il sistema dei tavoli tematici di confronto tra istituzioni e locali e attori del terzo settore, divisi per aree d'intervento, ha prodotto risultati condivisi ed interventi mirati alle esigenze espresse dal territorio, seppur migliorabili.
Cambia aministrazione comunale (seppur di egual colore alla precedente) e alla fine del 2008 il comune di Pisa annuncia l'intenzione di tagliare 655000 euri al sociale a fronte di un taglio nazionale di 680000. Il taglio ha riguardato soltanto il sociale, mentre il sociosanitario non è stato intaccato di un centesimino. Questa precisazione non è per entrare nel vortice della logica del "mors tua, vita mea", ma per sottolineare che purtroppo anche in Toscana si campa seguendo logiche clientelari, in cui la lotta fratricida in corso da anni all'interno delle forze politiche di sinistra, si riversa "pari pari" anche nel mondo del lavoro; per cui i grossi potentati cooperativistici (che poi di cooperativa mantengono solo il nome e il regime fiscale agevolato!) legati alle forze di governo locale, impegnati quasi esclusivamente nel settore sociosanitario, cioè quello dei bei soldoni intoccabili legati alle rsa per anziani e disabili, si sono visti quasi quasi incrementare i budget. Inoltre a fronte di una situazione di alcuni quartieri della città presentata, dai vari media locali allineati, come ingestibile, piuttosto che investire sulla prevenzione dei fenomeni di degrado sociale attraverso quei progetti anche sperimentali (con sperimentazioni che durano da 10 anni!!!!!!!!) in cui quotidianamente da anni siamo impegnati e coinvolti e dai quali è possibile riscontrare "una produzione in termini di sicurezza", l'amministrazione ha preferito investire in telecamere (bieco controllo sociale di stampo fascista! scusate...) per 700000 euri (più altri 200000 da spendere entro breve tempo) e in rafforzamento della polizia municipale, invertendo un trend che da anni vedeva la non assunzione di nuovo personale in seguito ai pensionamenti. Infne ordinanaze a go go: antiborsoni (senegalesi che vendono prodotti taroccati; ma taroccati a monte da chi??? vedasi l'inchiesta della trasmissione "report"), antiprostituzione (i soldi delle multe a clienti e professioniste andrebbero a finanziare il taglio al progetto "Sally", camper di riduzione del danno e monitoraggio fenomeni di tratta); che ben si allineano al decreto sicurezza del governo.
Alla fine di una duplice contrattazione con l'amministrazione comunale, con due percorsi paralleli (da un parte coop e associazioni e dall'altra operatori e operatrici), si arrivò alla promessa di risolvere la situazione e coprire i tagli almeno per l'anno in corso, chiedendo sostegno alla regione. La faccenda sembrava risolta, ma ad ora non si sono visti i fondi.
Peggio: col taglio del 50% in due anni del fondo sociale nazionale, per il 2010 si preannuncia la chiusura di quei servizi che verranno dichiarati non essenziali e di quelli che erano stati tgliati in parte l'anno scorso.
al di là delle idee che ognuno ha, le due conseguenze principali di questa politica scellerata sono che persone in condizione di forte disagio (o alta marginalità, che dir si voglia) verranno a perdere un sostegno importante; 55 operatori e operatrici resteranno a casa senza lavoro con affitti, mutui, prole e dignità da "rigovernarsi" passando essi stessi dalla parte dell'utenza in disagio sociale, con aggravi di costi per la collettività e l'aumento dell'insicurezza.
Mi fermi qui, ma potrei andare avanti col racconto fino a scriverci un romanzo, realista!
Vorremmo capire come le varie sds, a.usl, ecc sparse in Italia stanno recependo questi tagli e se sono in corso delle mobilitazioni da parte di operatori e operatrici sociali.
Vi prego di rispondere e di darci il vostro sostegno, anche se penso che dovremmo darcene a vicenda.
Grazie per l'attenzione e la pazienza.
Simone (membro dell'assemblea degli operatori e delle operatrici pisan*)
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mujeres libres
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MessaggioTitolo: Re: Pisa: ancora tagli al sociale   Pisa: ancora tagli al sociale Icon_minipostedMer Nov 18, 2009 10:46 pm

Toscana. Tagli al sociale e cattiva coscienza della societa' della salute
(18 novembre 2009)
http://www.pane-rose.it/files/index.php?c3:o16269

ciao
Mujeres Libres
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